Edilizia artigianato: confermato per il 2025 l’accordo sull’elemento variabile della retribuzione

Di recente la nostra associazione, insieme a Confartigianato Imprese ed i quattro sindacati ASGB Bau, FILCA-SGB/CISL, FILLEA-GBH/CGIL e FENEAL-SGK/UIL, ha sottoscritto un accordo che conferma anche per il 2025 l’erogazione dell’elemento variabile della retribuzione (EVR), in base a quanto stabilito nel contratto integrativo provinciale del settore edile artigiano siglato nel 2023.

L’EVR è un elemento variabile nel suo importo collegato ad un incremento di produttività che viene misurato prendendo come riferimento diversi parametri.

Dall’analisi dei parametri definiti dal contratto collettivo territoriale per il settore dell’artigianato edile è emerso che tre valori su cinque hanno avuto un andamento positivo confrontando il triennio 2022-2023-2024 con il triennio 2021-2022-2023 e per tale motivo è stata deliberata l’erogazione dell’EVR anche nel 2025. Nello specifico, si tratta di un importo compreso tra 53 e 107 euro lordi al mese a seconda dell’inquadramento dei dipendenti. Un vantaggio dell’EVR risiede nel fatto che l’importo è tassato con un’imposta sostitutiva pari al 5% e per tale motivo ne deriva un importo netto più alto per i dipendenti.

“Siamo contenti di questo segnale positivo per l’artigianato edile altoatesino: esso conferma che nel nostro settore i datori di lavoro riconoscono appieno il grande impegno dei loro collaboratori e collaboratrici”, hanno affermato il presidente di CNA Costruzioni Alto Adige Rodolfo Gabrieli e  il presidente del Gruppo Edilizia di lvh.apa Fritz Ploner.