Riguardo alla prossima legge di bilancio sembra che non ci saranno interventi penalizzanti nei confronti del sistema delle piccole imprese. CNA esprime apprezzamento per l’agevolazione al 50% sulle ristrutturazioni edili, che consentirà di scongiurare il blocco del processo di riqualificazione degli immobili. Aliquote più elevate dovranno essere previste per gli interventi di efficienza energetica e messa in sicurezza degli immobili. Giusta la conferma del taglio del cuneo fiscale, della tassazione Irpef, nonché la proroga della deduzione del costo del lavoro dei neo assunti.
Intanto dall'analisi sul registro delle imprese emergono più ombre che luci. Il saldo positivo di oltre 15mila attività economiche mostra un indebolimento della vitalità del sistema imprenditoriale del nostro Paese che risente del rallentamento del ciclo economico sul quale pesano le crisi geopolitiche, l’alto costo del denaro, le condizioni restrittive di accesso al credito e la debolezza della domanda interna.
“I risultati del terzo trimestre – sottolinea il segretario CNA Otello Gregorini – sono inferiori alla media degli ultimi 10 anni nonostante le performance positive del turismo e dei servizi professionali”. Oltre alla manifattura e al commercio, anche l’artigianato mostra segnali di affanno, con un saldo positivo di poco superiore a 1.000 unità, il valore più basso degli ultimi cinque anni e un tasso di crescita fermo allo 0,09%, ben al di sotto dello 0,22% registrato 12 mesi fa. Senza il contributo positivo del settore delle costruzioni il saldo sarebbe stato peggiore”. In tale contesto “è di fondamentale importanza una legge di bilancio che non penalizzi le imprese, accelerare gli investimenti del Pnrr, ridurre i costi energetici, avanzare senza indugi sul fronte delle semplificazioni e maggiore coraggio da parte della BCE nella riduzione dei tassi”.