
In calo i prestiti bancari alle imprese. CNA: allentare i criteri di concessione
I dati diffusi in questi giorni dal report della Banca d’Italia sul rallentamento del credito confermano le preoccupazioni espresse più volte da CNA Alto Adige Südtirol. In Alto Adige, nonostante la crescita dei depositi aziendali, i prestiti bancari alle imprese e alle famiglie sono nuovamente in calo (-1,6% a fine 2024). Un segnale che da un lato indica una crescente difficoltà di accesso al credito, e dall'altro fotografa la prudenza, se non la sfiducia, con cui oggi il sistema guarda al rischio d’impresa, soprattutto di piccola dimensione.
“Se persino le banche con sede nella regione, che conoscono bene il tessuto produttivo locale, iniziano a rallentare il sostegno finanziario, allora è evidente che servono politiche attive immediate per ridare centralità alle micro e piccole imprese, che restano comunque il vero asse portante dell’economia locale, dell’occupazione e della coesione sociale”, queste le parole del presidente regionale di CNA Cristiano Cantisani.
I dati di Banca d’Italia arrivano negli stessi giorni in cui si diffonde la notizia del taglio di un quarto di punto percentuale ai tassi d’interesse disposto dalla Banca Centrale Europea.
“Bene, ma i benefici a famiglie e imprese possono sprigionarsi soltanto a patto che le banche trasferiscano alla clientela gli effetti di questa sforbiciata – tiene a precisare Cantisani –. Non si tratta, beninteso, esclusivamente di ridurre i tassi praticati. Si tratta, forse soprattutto, di intervenire sulle modalità di concessione dei prestiti, in particolare per quanto riguarda i prestiti alle imprese, a monte dei quali vanno allentati i criteri di concessione. Artigiani, micro e piccole imprese continuano, infatti, a essere ignorati dal sistema bancario, che si muove con regole su misura per i grandi gruppi e spesso decidono di non presentare neanche le richieste”, conclude il presidente regionale di CNA Trentino Alto Adige.