Tra turn-over e aumento degli organici nei prossimi 5 anni le micro e piccole imprese in Italia dovranno assumere 1,7 milioni di lavoratori. Persone che non ci sono. Soprattutto nella nostra regione che detiene il triste primato nazionale per la fuga di forza lavoro. La difficoltà è confermata anche dall’indagine dell’Area Studi e Ricerca di CNA pubblicata nelle ultime settimane dal titolo “Mismatch e Caro-affitti” e che analizza per ogni regione il rapporto tra disoccupati e assunzioni programmate dalle imprese come indice della capacità del mercato del lavoro locale di soddisfare con i disoccupati la domanda di lavoro proveniente dalle aziende. Quello che emerge è che la nostra regione è quella dove la scarsità di manodopera è più sentita. I lavoratori occupabili sono appena 9,8 per ogni 100 assunzioni programmate. E per chi decide di venire da fuori provincia c’è lo scoglio del caro affitti. Dallo stesso studio emerge che, per quanto riguarda l’incidenza del canone d’affitto sulle retribuzioni Bolzano, con il 32,8%, è tra le situazioni più critiche del Belpaese. A fronte di una retribuzione netta mensile di 1.921 euro, tra le più alte in Italia, un operaio si trova a pagare un canone medio di affitto di 631 euro. “Sono dati che gettano un’ombra scura sul futuro delle nostre aziende”, ha affermato il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati nel corso dell’evento annuale dell’associazione dal titolo “Le nostre imprese, i nostri capolavori”, ospitato al NOI Techpark e al quale ha preso parte anche il presidente nazionale di CNA Dario Costantini.
Alla presenza del vicepresidente della Provincia e assessore all’Artigianato, ai Servizi, al Commercio e all’Industria Marco Galateo, dell’assessore Christian Bianchi, del prefetto Vito Cusumano e di numerose autorità, il presidente Corrarati ha illustrato il “capolavoro” che i piccoli imprenditori ogni giorno compiono con le loro imprese, nonostante gli ostacoli quotidiani. “Ostacoli vecchi e nuovi che minano il nostro cammino – ha spiegato il presidente -. L’eterna burocrazia che costa alle pmi 80 miliardi l’anno e che frena la competitività rispetto ai colleghi di altri Paesi europei, la crescente difficoltà di accesso al credito, l’obbligo di certificazioni che rischiano di diventare un boomerang per le micro e piccole aziende, le politiche anti pmi del sistema Paese e l’inarrestabile mancanza di personale. Nonostante questo però le nostre imprese, quelle artigiane, quelle dei piccoli imprenditori, crescono sia di numero che in qualità, creando capolavori quotidiani. Ogni giorno in Italia nascono 228 nuove imprese artigiane”.
Alla vicepresidente dei Giovani Imprenditori CNA Greta Ballerini il compito di tracciare un quadro sui numeri in crescita sia delle imprese a conduzione giovanile (+3,6% delle aziende artigiane giovanili) che di quelle a conduzione femminile (+3,9%). Sono seguiti un video-messaggio della regista altoatesina Maura Delpero sul suo capolavoro “Vermiglio” e la presentazione dell'azienda Flying Basket e dei suoi droni-cargo. Un’azienda che parte dall’Alto Adige per missioni oltreconfine e che riesce ad attrarre a Bolzano talenti da tutto il mondo. Momento clou della serata il talk moderato dal giornalista Luca Barbieri durante il quale il vicepresidente della Provincia Marco Galateo, la direttrice del reparto Business Development di IDM Vera Leonardelli e il direttore di Banca d’Italia Bolzano Michele Benvenuti si sono confrontati con il presidente di CNA Trentino Alto Adige su come supportare le pmi nella realizzazione di questi capolavori. Nel corso della tavola rotonda, Corrarati ha delineato le linee di una nuova sfida. “In un mondo del lavoro dove i dipendenti chiedono sempre più misure di welfare e di conciliazione tra vita privata e vita lavorativa, le piccole e medie imprese non sempre riescono a dare risposte adeguate, rischiando di non essere più attrattive per la forza lavoro – ha spiegato Corrarati -. Come associazione di categoria abbiamo il dovere di supportarle in questa nuova sfida. Ed ecco che noi che come CNA Alto Adige siamo diventati best practice nazionale per i consorzi produttivi che negli anni Novanta sono stati capaci di dare risposta alle aziende in cerca di spazi, ora dobbiamo diventare gli attori nella realizzazione di nuove soluzioni che permettano anche alle piccole aziende di offrire ai propri dipendenti misure oggi imprescindibili”. Le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale di CNA Dario Costantini: “La CNA è una grande forza sociale responsabile e propositiva. Ascoltiamo le imprese per comprendere le criticità e poi indichiamo al governo a tutti i livelli quali sono le priorità da affrontare. Per le micro e piccole imprese la lista è lunga. Servono risposte e strategie di medio e lungo termine per rispondere alle emergenze dell’inverno demografico e dei cambiamenti climatici. Non ci stancheremo mai di ripetere la necessità di semplificare, combattere contro la cattiva burocrazia. E poi abbattere il costo dell’energia intervenendo su due direttrici: a livello europeo creare un vero mercato integrato dell’energia e sul piano interno snellire Transizione 5.0 e ridurre gli oneri impropri che gravano sulle nostre imprese”.