“Economia della notte”: interlocutore unico, orari coordinati e calendario degli eventi condiviso

Le proposte delle imprese di CNA specializzate in comunicazione ed eventi, pronte a collaborare con il Comune di Bolzano per la realizzazione del progetto

Il progetto "Economia della notte", annunciato lo scorso luglio dal Comune di Bolzano, può portare linfa vitale alle micro, piccole e medie imprese specializzate in organizzazione di eventi, comunicazione e stampa. E' quanto emerso dalla riunione dell'Unione CNA Comunicazione Terziario Avanzato che comprende i mestieri comunicazione e stampa, fotografia, digitale ed editoria. Per questo le imprese dell’Unione Comunicazione e Terziario salutano con favore il progetto annunciato dal sindaco Corrarati e sono pronte a mettere a disposizione dell’amministrazione le competenze maturate dalla loro esperienza nel campo.

"La strada intrapresa dal Comune - afferma Andrea Cappello, presidente di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato - è quella auspicata dalle imprese del territorio che, nel corso degli anni, hanno maturato un notevole know how nell'organizzazione integrata degli eventi, lavorando in rete, ciascuna con specifiche competenze che vanno dall'organizzazione vera e propria degli eventi alla comunicazione social e tradizionale, che in parte avviene anche con materiale stampato. In questo contesto, è fondamentale che il Comune, come annunciato, si doti di uno sportello unico in grado di alleggerire il peso burocratico degli eventi, oggi rallentato dai vari passaggi in numerosi uffici, spesso non collegati tra di loro. Inoltre è fondamentale un calendario condiviso che eviti la saturazione di alcuni weekend con troppi eventi concomitanti sparsi per la città. Siamo a disposizione del Comune per dare il nostro contributo di idee e proposte".

Le ultime notizie di cronaca, raccontano di un sentimento di insicurezza dei giovani della città. Nell'ottica di una città viva e sicura, attrattiva per i residenti e non solo per i turisti, secondo gli operatori economici del comparto è necessario adeguare il regolamento comunale e gli orari delle concessioni affinché gli eventi nelle piazze, nelle vie o nei pubblici esercizi abbiano una durata tale da risultare adeguatamente redditizi, senza turbare la quiete pubblica oltre un certo orario. "Una città universitaria che vuole tenere legati i propri giovani ma anche i meno giovani - conclude Cappello - non può rinunciare ad un programma di eventi pubblici e privati, la cui riuscita può avvalersi delle competenze delle nostre aziende che sono già a lavoro per la programmazione della primavera/estate 2026, auspichiamo quindi che l’iter entri subito nel vivo".