“Nel Ddl Concorrenza discusso oggi in Consiglio dei ministri non sono state accolte le nostre istanze in ordine alla revisione dell’articolo 85 del Codice della Strada, che prevede sanzioni particolarmente punitive per gli Ncc auto. Le sanzioni, che già oggi non distinguono tra operatori regolari e abusivi limitando fortemente l’attività delle imprese del comparto, sono state ulteriormente peggiorate. Il combinato disposto fra la bozza di decreto sul cosiddetto foglio di servizio elettronico e il consistente carico di controlli e sanzioni irrogabili, inerenti il rispetto delle condizioni del titolo autorizzativo, determina uno sproporzionato e irragionevole aggravio degli adempimenti amministrativi, contabili e gestionali in capo alle imprese artigiane prestatrici di servizi Ncc limitando fortemente la libertà di impresa.
La pronuncia della Corte costituzionale delle scorse settimane pone in evidenza come la revisione del comparto posta in essere dal Governo non vada nella direzione di una maggiore efficienza e soddisfazione degli utenti e di una più efficace lotta all’abusivismo. Auspichiamo quindi che nell’iter parlamentare si possa trovare il giusto equilibrio tra legittima attività di impresa e regime sanzionatorio”.
Lo si legge in un comunicato di CNA Fita Ncc.