CNA presenta 100 semplificazioni per liberare le energie delle piccole imprese

Sono state diverse le semplificazioni realizzate negli ultimi anni, ma imprese e cittadini non avvertono ancora quel cambio di marcia necessario. La cattiva burocrazia rimane una foresta pietrificata che penalizza e frena il dinamismo delle aziende. Parte da qui la nuova edizione dell’Osservatorio Burocrazia di CNA presentata questa mattina a Roma e che contiene 100 semplificazioni che non si limitano solo a segnalare lacci e ostacoli, ma offrono la soluzione operativa, puntando a migliorare il rapporto tra imprese e pubblica amministrazione.  

Alcune semplificazioni contenute nell’Osservatorio sono di sistema e riguardano l’intera platea imprenditoriale, le altre si concentrano su 29 settori, dal tessile alle costruzioni, dalla meccatronica all’oreficeria. Il Centro studi della CNA ha stimato in modo prudenziale che la messa a terra delle 100 proposte può contribuire a ridurre da 313 a 263 ore l’anno il tempo dedicato alle pratiche burocratiche con un risparmio netto di quasi 1.500 euro a impresa e un taglio da 7 miliardi di costi della burocrazia che pesano oltre 43 miliardi l’anno. Si tratta di cambiamenti a costo zero in quanto le 100 proposte non comportano oneri per le finanze statali, snelliscono il lavoro della Pubblica amministrazione e migliorano l’efficienza del sistema economico.

Andrea Cappello, presidente pro-tempore CNA Alto Adige Südtirol afferma: “La semplificazione amministrativa e normativa è la principale riforma che serve al Paese, alle imprese, ai cittadini e alla stessa pubblica amministrazione. Semplificare non significa ridurre controlli e tutele, al contrario rendere più trasparente il rapporto con il sistema burocratico a tutti i livelli assicura una maggiore efficacia delle norme. Il nostro Osservatorio come sempre offre un contributo nella consapevolezza che il processo di semplificazione è un motore che non si deve mai arrestare”.

Ecco alcune delle proposte contenute nel documento CNA.

Insegne di esercizio – Posizionare un’insegna può diventare un incubo. Comune, Sovrintendenza se l’edificio è storico, ANAS se è vicino a una strada statale: gli enti coinvolti nella richiesta possono essere diversi. Il risultato? In media in Italia un’attesa di 90/120 giorni e costi che possono superare i 1.500 euro. Un’impresa deve poter installare un’insegna senza dover aspettare mesi, semplicemente attraverso una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) al Suap (Sportello unico attività produttive). 

Comunicazione delle sovvenzioni pubbliche – La legge impone alle imprese di pubblicare nella nota integrativa di bilancio o sui siti web le informazioni sui contributi pubblici ricevuti sopra una certa soglia. Si tratta di un’inutile duplicazione di dati già disponibili sui siti delle Pubbliche Amministrazioni che li erogano e sul registro nazionale degli aiuti di Stato che, peraltro, espone le imprese a sanzioni minime di 2mila euro. CNA propone di abolire l’obbligo di comunicazione per le imprese che ricevono sovvenzioni.

Super Suap – Lo sportello unico attività produttive (Suap), quello per l’edilizia (Sue) e quello ambientale dovevano semplificare il rapporto tra imprese e Pubblica Amministrazione, ma i procedimenti sono ancora frammentati e articolati. Con l’accorpamento digitale degli sportelli unici (Super Suap) i tempi di rilascio delle autorizzazioni si dimezzerebbero a 30-45 giorni.

Classificazione rifiuto tessile – La mancanza di una chiara definizione di rifiuto tessile spinge le imprese a portare gli scarti in discarica per evitare le sanzioni. Soluzione: con una chiara classificazione invece gli scarti potrebbero essere avviati a riciclo. Per un distretto di 15 piccole imprese significa un beneficio economico fino a 430mila euro l’anno tra costi di smaltimento, risparmio energetico e vendita dei materiali. A livello nazionale si conta uno spreco da oltre 2 miliardi di euro.

Privacy e data breach piccole imprese – Per un fioraio perdere il tablet contenente i dati dei clienti per le consegne (dati non sensibili) può diventare una tragedia, essendo qualificato come data breach. Vale a dire una violazione di sicurezza che comporta la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati. La mancata notifica al Garante entro 72 gironi comporta una sanzione. Esentando dall'obbligo di notifica le violazioni minori e di basso impatto, le micro imprese potrebbero evitare spese pari a 500 euro per la gestione del problema, nonché ridurre il rischio di sanzioni per mancata notifica.

Rendiconto spese cinema – I produttori cinematografici devono presentare i moduli di rendicontazione delle spese e per le richieste di sostegno in ogni regione dove lavorano. Ma ogni regione o Film commission locale chiede documenti e informazioni diverse (es. firma digitale, firma olografa, cronoprogramma, rendicontazione spese del personale, stipendi, attrezzature, clausole sull’utilizzo di manovalanza). CNA propone l’istituzione di moduli standard e di un unico registro per tutto il territorio. 

Start up innovative – Se la Apple fosse nata in un garage in Italia non avrebbe potuto definirsi start-up innovativa. Titolo riservato in via esclusiva alle società di capitali. Allargare le forme societarie per scongiurare di perdere qualche potenziale nuovo Steve Jobs italiano.

Imprese orafe – Svolgere attività marginale di compro oro (un volume di attività inferiore al 20% del totale acquistato) comporta molti adempimenti che richiedono 2-3 giorni di lavoro al mese e costi di consulenza tra 500 e mille euro per le norme fiscali e di antiriciclaggio. 

Ispettori centri di revisioni - La difficoltà di reperire nuovi ispettori sta causando un blocco del turnover nel settore delle revisioni, compromettendo l’efficienza del sistema e la sicurezza dei cittadini. CNA propone di razionalizzare le ore di formazione, che da 30 sono passate a 300, e di semplificare il linguaggio dell’esame, rendendolo più chiaro e basato sui contenuti dei corsi di formazione, abbandonando il burocratese ermetico. Mai più esami con domande come: “La responsabilità contrattuale consegue alla violazione del dovere di non cagionare ad altri un danno ingiusto o al compimento di un altro atto o fatto cui la legge riconduce un obbligazione V/F”.