Aziende schiacciate dagli oneri burocratici, la semplificazione sia l’urgenza di questo autunno

Partiamo da un esempio concreto. Per partecipare ad un bando provinciale per l’assegnazione di aree produttive un’impresa deve predisporre e presentare ben undici documenti. Documenti che contengono dati, e questo è l’altro punto dolente, che spesso sono già in possesso della pubblica amministrazione. CNA Alto Adige Südtirol torna a ribadire che la semplificazione, inserita tra l’altro all’interno del programma di governo provinciale 2023-2028, è e deve essere trattata con urgenza all’interno dell’agenda politica provinciale. “La consideriamo da tempo la madre di tutte le riforme”, afferma il presidente regionale Claudio Corrarati che aggiunge: “Siamo del parere che i procedimenti per garantire l’uso legittimo e trasparente delle risorse pubbliche devono essere mantenuti, ma siamo altresì convinti che molte delle pratiche potrebbero essere snellite ad esempio migliorando la comunicabilità tra le diverse banche dati già esistenti”.

Dagli Osservatori sulla burocrazia condotti negli ultimi anni da CNA a livello nazionale l’immagine che emerge è sempre quella di una burocrazia difensiva, che chiede lo stesso documento in formato digitale e cartaceo e che richiede all’utente anche quegli atti e documenti che potrebbero essere reperiti in banche dati in uso da altre PA o addirittura un altro ufficio dello stesso ente. “Si potrebbe tornare inoltre ad utilizzare in maniera sistematica lo strumento dell’autocertificazione, testato in maniera positiva durante il periodo Covid”, aggiunge il presidente di CNA Trentino Alto Adige.

La semplificazione va a braccetto con il concetto di digitalizzazione che però negli ultimi anni si è concretizzata in una mera traslazione delle pratiche dal cartaceo all’online. Secondo i dati comunicati dalla stessa Provincia nonostante una graduale riduzione del numero delle prestazioni i dipendenti materialmente impiegati nel disbrigo delle pratiche sono oltre mille. “Questo perché – prosegue Corrarati – quello che fino a ieri compilavamo a mano e consegnavamo in forma cartacea, oggi lo compiliamo attraverso un pc e lo consegniamo in maniera telematica. La digitalizzazione invece è ben altro e dovrebbe rappresentare l’occasione per rivedere i carichi amministrativi che pesano sulle imprese, riprogettando le procedure esistenti.  Siamo coscienti che si tratti di una rivoluzione per la pubblica amministrazione, ma è una riforma non più rinviabile per le imprese”, conclude Corrarati.