Autoimpiego, aperta la piattaforma per richiedere gli incentivi

Il Ministero del Lavoro, di concerto con il MEF e il Ministero per gli Affari Europei e il PNRR, ha emanato un decreto che definisce criteri e modalità attuative delle misure a sostegno dell’autoimpiego giovanile. Sul sito Invitalia (CLICCA QUI) è operativa la piattaforma per la richiesta di agevolazioni per l’avvio di nuove imprese per i giovani under 35, in tutta Italia e attraverso due misure:
A) Resto al Sud 2.0 (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia)
A) Autoimpiego Centro-Nord (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche).

I soggetti interessati sono i giovani tra i 18 e 35 anni di età che siano:
➢ inoccupati, inattivi o disoccupati;
➢ disoccupati destinatari delle misure del programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori);
➢ lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo sia inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale (working poor).

Previa valutazione del piano di impresa presentato dal soggetto avente i requisiti indicati, è previsto l’accesso a due forme di finanziamento:
• Voucher a fondo perduto di 30mila euro nelle regioni del Centro Nord, che aumentano a 40mila euro nelle regioni della Zona Economica Speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno. È anche prevista una maggiorazione di 10mila euro per le iniziative a maggior contenuto di innovazione/sostenibilità ambientale;
• Contributo calcolato percentualmente in relazione all’investimento previsto: il 65% per investimenti fino a 120mila euro, aumentati al 75% in area ZES; il 60% per investimenti tra 120mila e 200mila euro, aumentati al 70% in caso di richieste relative alle regioni del Mezzogiorno.

L’iniziativa economica può essere avviata attraverso diverse forme giuridiche, ossia: lavoro autonomo (P.IVA), impresa individuale iscritta al Registro delle Imprese, Società (SNC, SAS, SRL, cooperativa) libera professione (anche come società tra professionisti).

Le spese connesse all’avvio dell’attività e ammissibili ai fini degli incentivi in esame sono le seguenti:
➢ opere edili relative a interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria (solo per lo strumento agevolativo “contributo per programmi di investimento” e nel limite del 50% delle spese ammesse);
➢ macchinari, impianti, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica;
➢ programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni, comprese le licenze d’uso software, la progettazione e lo sviluppo di software applicativi, di piattaforme digitali e di app;
➢ immobilizzazioni immateriali, con particolare riferimento all’acquisizione di competenze finalizzate allo sviluppo di prodotti, servizi, processi ad alto contenuto tecnologico, alla progettazione e sviluppo di portali web a scopo promozionale e del visual o digital brand, alla ideazione e realizzazione di marchi e denominazioni;

➢ consulenze tecnico-specialistiche prestate da ETS (nel limite del 30% delle spese ammesse) finalizzate:
• alla progettazione e allo sviluppo di soluzioni innovative, sia di processo che di prodotto;
• alla progettazione, allo sviluppo, alla realizzazione e all’analisi di prototipi, modelli, stampi e matrici;
• all’acquisizione di certificazioni ambientali e/o energetiche.

Per il finanziamento di tali iniziative, sono state stanziate risorse per 800 milioni di euro.