“I dati del mondo dell’economia altoatesina tracciano un quadro stabile. L’artigianato e le piccole e medie imprese del nostro territorio anche quest’anno hanno fatto la propria parte, ma siamo convinti che quello che servirà nei prossimi mesi sarà il coraggio di scelte nuove e innovative”. A dirlo è Cristiano Cantisani, presidente di CNA Trentino Alto Adige che traccia così la strada per il 2026. Il riferimento è ai temi che da tempo frenano le aziende nel nostro territorio, ovvero carenza di personale qualificato e, a seguire a ruota, il problema del caro-alloggi che spesso rappresenta un ostacolo insormontabile per attrarre forza lavoro da fuori provincia. “Mancano spazi produttivi e spazi per alloggi e alla politica altoatesina chiediamo da mesi il coraggio di riprendere in mano la regia pubblica di assegnazione dei terreni – prosegue il presidente che a proposito del bilancio provinciale da record da 8,8 miliardi aggiunge: “Anche se avremmo voluto vedere un riconoscimento maggiore delle risorse destinate all’economia, e in particolare all’economia di fondovalle, salutiamo con favore gli investimenti in settori come infrastrutture e viabilità che potranno rappresentare un’opportunità di lavoro per le imprese locali”.
L’associazione di categoria che rappresenta l’artigianato e l’impresa diffusa il coraggio lo sta mettendo in campo. “Essere al fianco delle aziende nostre associate nel risolvere la questione della ricerca del personale sarà uno degli obiettivi principali del 2026 di CNA – spiega la direttrice Lorena Palanga -. Stiamo pianificando infatti per il prossimo anno progetti innovativi che possano permettere anche alle aziende più piccole di usufruire di alloggi temporanei e dall’altra stiamo attivando per chi è associato canali preferenziali per la ricerca di collaboratrici e collaboratori. Al contempo continuiamo a lavorare per connettere sempre più il mondo del lavoro con la scuola. Nei prossimi mesi sarà messo a terra il protocollo Valditara che porterà CNA e le sue imprese su tutto il territorio nazionale ad essere interlocutore primario con gli istituti scolastici e sempre nel 2026 vedrà la luce in Alto Adige, grazie all’impegno della Scuola Professionale “Einaudi”, il percorso a tempo pieno per l’acconciatura, al quale abbiamo lavorato da anni”.
Proseguirà anche il prossimo anno l’impegno dell’artigianato per rendere più attrattivi i posti di lavoro in Alto Adige. “In questo senso come CNA portiamo avanti la contrattazione di secondo livello. Siamo infatti in fase avanzata per il rinnovo del contratto territoriale metalmeccanico dell’artigianato – spiega il presidente Cristiano Cantisani – e abbiamo rinnovato anche per il 2026 le prestazioni di welfare destinate a lavoratori e imprese dall'Ente Bilaterale dell'artigianato e dall'Ente Bilaterale per la Sicurezza nell'Artigianato”. I contratti collettivi di lavoro del comparto artigiano sono 11 e coprono oltre 50 mestieri e professionalità, coinvolgendo in provincia di Bolzano circa 45 mila lavoratori, ovvero oltre il 20% del totale degli occupati. Per quanto riguarda il quadro nazionale, CNA valuta positivamente alcune novità previste dalla Manovra, come ad esempio il ritorno dell’iperammortamento per i nuovi beni strumentali e la riconferma dell’ecobonus e delle detrazioni per le ristrutturazioni che continueranno a dare impulsi positivi all’edilizia. Quello che CNA chiede però è che questo quadro di incentivi diventi stabile e certo. “Senza un contesto chiaro infatti, le imprese non sono nelle condizioni di programmare attività e investimenti”, conclude il presidente.
